Verduno (Cuneo)
La famiglia Cerrato dà inizio alla costruzione dell’attuale Castello. Con il Trattato di Cherasco (1631) Verduno passa sotto la giurisdizione di Casa Savoia. Parte del Castello viene successivamente ricostruita da Carlo Luigi Caisotti su disegno dell’architetto Juvarra ed acquistato nel 1838 da Re Carlo Alberto di Savoia, affidando la direzione della tenuta e della cantina al Generale Staglieno, famoso enologo. Verso la fine dell’800 a Barbaresco la famiglia Bianco da tempo possedeva vigneti e coltivava la vite, ma fu di Battista Bianco la decisione coraggiosa di mettersi a vinificare le proprie uve per produrre vino e commercializzarlo. La storia ha dato ragione a chi ha creduto nel vitigno Nebbiolo e Barolo e Barbaresco sono cresciuti in qualità e prestigio sui mercati di tutto il mondo. Franco Bianco e Gabriella Burlotto hanno fatto il resto, con un matrimonio che ha creato un caso unico nella storia dei due vini. Se la vigna richiede cure attente e diradamenti estivi per consentire alle piante di maturare il frutto migliore anche nelle condizioni più difficili, in cantina il compito del cantiniere è di rispettare la personalità delle diverse uve e di esaltare quanto più possibile le caratteristiche dei loro terreni d’origine. Oggi l’azienda agricola Castello di Verduno possiede vigneti a Barbaresco e a Verduno. Due sono i centri aziendali, destinati a distinte fasi produttive. A Barbaresco si trova la cantina di vinificazione dove nascono e maturano i sei vini a denominazione d’origine di produzione aziendale: Barbaresco, Barolo, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Nebbiolo e Verduno Pelaverga. A Verduno si imbottigliano i vini, che si affinano nelle centenarie cantine del castello fino al momento magico dell’incontro con la tavola. La precisa selezione dei grappoli in vendemmia, le macerazioni calibrate, la lunga permanenza in botte, sono parte della filosofia aziendale che punta sempre a portare il vino davanti al consumatore nel momento in cui è già in grado di dare le maggiori soddisfazioni.