Jouy-lès-Reims (Francia)
Ci troviamo a Jouy-lès-Reims, nel cuore della Piccola Montagna di Reims, che Pierre e Philippe Aubry, discendenti da una stirpe di proprietari viticoltori, dal 1970 hanno intrapreso una vera apertura mentale decidendo di fare rinascere gli antichi vitigni abbandonati, precedentemente coltivati in Champagne. Dotati di solide conoscenze e dell'esperienza acquisita dal padre, Pierre e Philippe hanno così vinto la loro scommessa: unire il classico all'originale. È una selezione di cuvée rare. La collezione riflette ancor più lo spirito della Maison, una vera filosofia riassunta in pochi principi: rigore, rispetto delle tradizioni, originalità e creatività. Rigore dell'agronomo che privilegia la qualità dell'uva, rivolgendo l'attenzione al rendimento di ciascuna vigna; rigore dell'elaboratore che utilizza i migliori "attrezzi del mestiere" disponibili; rispetto delle tradizioni tramite un pressoir tradizionale, la selezione del "cuore della cuvée", (l'estrazione della cuvée si effettua scartando i primi e gli ultimi succhi per ottenere il "cuore della cuvée") e l'invecchiamento in botti; originalità di un cammino individuale che si pone contro tutte le standardizzazioni del vino di Champagne; creatività illustrata attraverso la ricerca archeologica dei vecchi vitigni, al fine di fare rivivere i vini della fine del XVIII secolo per chi ama le bollicine vibranti. Il campo di applicazione di quest'idea di vino di Champagne è un podere di 16 ettari composto da più di 60 parcelle. Questo appezzamento di suolo, di esposizione e di vitigni differenti, permette ai due fratelli di perpetuare lo stile Aubry, arricchendo la collezione tramite delle serie limitate di champagne d'eccezione.