L'approccio di Cauhapé è unico. Si esprime in un dialogo unico con la natura per esprimere la quintessenza dei vitigni tipici e dei vitigni dimenticati della sua famosa denominazione Jurançon. L'osservazione quotidiana delle piante, la memoria e l'esperienza sono alla base di ogni gestione del vigneto. Da questa osmosi si sublima la vite; è come un cavaliere che guida il suo purosangue tenendogli le redini con la punta delle dita. Una nuova era della coltivazione della vite è iniziata al Domaine Cauhapé con un approccio e una consapevolezza molto forti del regno vegetale. L'enologo Henri Ramonteu è in comunione con la pianta che viene stimolata e protetta con estratti vegetali. La sua ipersensibilità gli fa pensare che ci possa essere una complicità con la vite per i messaggi, per l'atteggiamento nei suoi confronti, per l'irradiazione che emettiamo. Bisogna essere sempre di buon umore quando si entra in vigna. Le energie dispiegate, sprigionate si trovano naturalmente nell'uva e più sicuramente nel vino. A Cauhapé è importante che la parte inferiore del filare (cavaillon) sia priva di erba. Sono molto sensibili al fatto che due mesi prima della vendemmia le uve respirino odore di terra calda e sassi. Per mantenere questo spazio libero dall'erba, stiamo innovando applicando una schiuma a 90°C. Dal 2021, la tenuta Cauhapé è pioniera nella gestione e protezione del suo vigneto attivando le difese naturali della vite attraverso estratti vegetali (Fitoterapia). Le piante si proteggono agendo sulle leggi della natura nel totale rispetto dell'ambiente.