Un acino d'uva al posto del pallone della mongolfiera e il viaggio di Kiss Tamás, in arte "Somlói Vandor", ovvero il "Viaggiatore di Somló", può iniziare. Laureatosi nel 2010 presso la Facoltà di Enologia della Corvinus University di Budapest, Tamás si è fatto le ossa a Eger, iniziando al contempo la sua liaison col vulcano somlita. Prima annata nel 2010: appena una botte, "sorprendentemente travolgente". L'anno seguente, ecco l'esordio sul commercio con appena 1.200 bottiglie. In quel periodo, Tamás faceva il pendolare tra Eger e Somló, trovando così un nome da dare alla sua nuova cantina (Somlói Vandor, per l'appunto). Nascono successivamente la Nagy-Somló Cuvèe, da vigneti posti sul lato nord-ovest della collina e l'Olaszrizling. Il 2014 è l'anno della svolta, con il trasferimento definitivo a Somló e l'inizio di un nuovo viaggio, presso la tenuta di Lajos Takács.