Paceco (Trapani)
La chiave di volta del successo di Firriato poggia su un ineluttabile assioma: la perfetta e meticolosa cura in tutti gli aspetti del ciclo produttivo dal vigneto alla cantina. Firriato, con il tempo, ha saputo conquistarsi un posto nel gotha dei brand più apprezzati dalla critica enologica internazionale e dai consumatori poiché si è fatto custode di un patrimonio ampelografico di grande spessore e di elevata qualità che è riuscito a mettere a frutto con vini unici per complessità e stile produttivo. Vendemmia dopo vendemmia la sfida è stata quella di riuscire a mantenere standard elevati di eccellenza, con lo scrupolo di valorizzare le caratteristiche uniche di ogni tipologia di uva proveniente da contesti produttivi esclusivi. Ogni anno in cantina non si eseguono operazioni standardizzate: diraspature, pressature, follature, rimontaggi e affinamenti non sono passaggi sequenziali ma interpretazioni uniche attente a svelare e ad esaltare ciò che la natura ha plasmato durante la fase di accrescimento e di maturazione dei grappoli. La cantina è organizzata in modo da preservare quei valori organolettici delle uve, ricercando quei caratteri di unicità che i vini Firriato, già nella fase di concepimento, sono in grado di esprimere. In ogni fase, la squadra dei tecnici, dei cantinieri e di tutti gli addetti, ha il compito di preservare con premura, l’eccellenza di una materia prima che, per integrità e complessità organolettica, non ha eguali. Le strutture di trasformazione all’avanguardia, la tecnologia del freddo e le adeguate capienze dei vasi vinari, sono tutti quanti ordinati secondo un disciplinare di produzione cucito su misura per ogni singola partita di uva in grado di conferire al vino nel bicchiere quella personalità coerente all’identità del territorio da cui prende vita. Ogni passaggio in cantina ha la supervisione di Salvatore Di Gaetano che, con ogni componente della squadra, verifica che ci sia corrispondenza, intervenendo con precisione nei processi in corso per garantire e migliorare di anno in anno l’identità e le caratteristiche di ogni etichetta. Tutte le fasi di vinificazione vengono svolte con rigore e scrupolo e sono figlie di un patrimonio di conoscenze acquisito in anni di ricerca e studio con l’utilizzo di tutte le innovazioni in campo tecnologico. Paceco La struttura di Paceco è il cuore pulsante e strategico di Firriato nonché il centro di affinamento e imbottigliamento principale dell’azienda. In questa cantina vengono svolte tutte le operazioni di vinificazione delle uve provenienti dalle tenute dell’agro trapanese e da qual gioiello che è il vigneto dell’isola di Favignana. Qui ha sede anche il laboratorio dove viene effettuato il controllo e il sistema di gestione della qualità dei vini a marchio Firriato. Negli ultimi anni sono stati compiuti importanti investimenti per il controllo delle temperature nelle diverse fasi di lavorazione, maturazione dei vini e di affinamento in barriccaia. Le strutture di vinificazione per le uve bianche sono contraddistinte da moderne tecnologie a freddo con i fermentini in acciaio per il controllo costante della temperature che garantiscono il giusto affinamento dei bianchi; mentre i passaggi per la vinificazione in rosso sono compiuti con delle tecniche che sigillano le caratteristiche uniche di ogni partita di uva. Paceco è la sede principale per l’affinamento dei vini Firriato. La bottaia è collocata in un’area dove viene preservata una temperatura e un’umidità costante, ideale per l’affinamento dei grandi rossi a marchio Firriato. I vini maturano in barriques di rovere francese, con una selezione di differenti tostature per singole etichette. Come accade in agricoltura, anche in Cantina è il team tecnico-produttivo a determinare ogni scelta. A sovraintendere il tutto il Presidente Salvatore Di Gaetano con gli enologi Giuseppe Pellegrino e Giovanni Manzo. Verzella La Tenuta di Verzella è una struttura a se stante da ogni punto di vista. E’ qui che Firriato vinifica i vini del Vulcano. Si accede alla proprietà da un piccolo cancello in ferro, lo stretto viale conduce nell’area prospiciente un’antica costruzione che racchiude un tesoro inimmaginabile: in due vani distinti, sotto il livello del piano di calpestio, due antichi palmenti ipogei, con le vasche in pietra, i canali di terra cotta o scavati nel duro basalto. I vigneti dell’Etna sono gli ultimi ad essere vendemmiati. La vinificazione, al fine di preservare la loro integrità organolettica è immediata. La pressatura delle uve bianche e la diraspatura e la macinatura delle uve rosse vengono realizzate con strutture di lavorazione di ultima concezione per preservare le caratteristiche uniche di una materia prima appena raccolta dalla pianta. L’affinamento dei rossi avviene in barriques di rovere francese, in un locale con temperatura e umidità costante. Completa la struttura produttiva l’area di lavorazione dedicata al metodo classico.